Grazie Sonia. Anche il tuo laboratorio di quest’anno, in una seconda Liceo (l’anno scorso lo avevamo invece proposto ad una classe quinta) ha colpito nel segno. Gli studenti della classe, spesso poco disposti a parlare di sé, tanto più a condividere le loro (tante!) fatiche o difficoltà, hanno trovato in te un’anima gentile e accogliente, pronta a valorizzare il loro desiderio profondo di essere ascoltati e sostenuti nelle loro domande, nelle fatiche del crescere. Per me docente il tuo laboratorio è sempre d’aiuto perché sottolinea ciò che anche io cerco di insegnare attraverso le mie materie: la necessità di una fatica per raggiungere una bellezza; l’importanza di stare di fronte a ciò che non si capisce (ancora); il valore del rischio, per scoprire qualcosa di noi che non avremmo sospettato, magari proprio una consistenza più grande; l’importanza delle parole, che hanno sempre un peso grande. La grandezza e smisuratezza della vita, che è bella quando è continua ricerca.
Spero che le parole dei miei studenti diventino esattamente questo: a partire dall’emozione provata, un cammino umile e tenace di senso, che aiuta a capire se stessi, e per questo unisce davvero agli altri.
A presto!