Oggi ho ricevuto su Whatshapp un video dove il giornalista Ferruccio De Bortoli prende parola. E nel suo dire ci aiuta a capire quanto valga ancora l’esempio volontario e gratuito di persone che si spendono quotidianamente a tutela del nostro Bene collettivo. De Bortoli dice: “ L’Italia prenda esempio dagli alpini, in 6 giorni, in silenzio, e senza tanti proclami hanno costruito alla Fiera di Bergamo un ospedale da campo da 145 posti letto grazie anche alle generose donazioni locali.
Non hanno fatto inaugurazioni come a Milano, non era il caso.
Oggi hanno 45 ricoverati contro la decina, poco più di Milano. E’ un ospedale gestito da solo volontari, non hanno fatto polemiche, si sono rimboccati le maniche come è nella tradizione degli alpini. Hanno comunicato solo con il loro lavoro. Il Presidente Dell’Associazione Favero non è andato ai talk show…hanno avuto una mano importante dai militari russi…Si è parlato poco dell’opera degli Alpini” .
E De Bortoli chiude dicendo: “ Ci possiamo rincuorare con l’esempio delle penne nere” .
Ho un caro amico a cui sono legata da profonda amicizia da diversi anni e mi piace menzionarlo per le sue attitudini e attenzioni, si chiama Giacomo Casarino ed è un uomo che si rende sempre disponibile e capace per il suo gruppo degli Alpini con opere di bene e in difesa per chi soffre e fa fatica. E non solo. Giacomo si è sempre anche offerto gratuitamente per aiutare la nostra Associazione “ La cura di sé” attraverso il nostro sito che aggiorna puntualmente mettendoci molto anche di suo. Apprezzo in quest’uomo la sua forza con cui si dà al volontariato e anche per le narrazioni profonde e feconde che mi restituisce ogni talvolta che un progetto importante prende luce con il suo gruppo degli Alpini , progetti che lo vedono anche mettersi in gioco nelle Scuole per tutelare la storia e la memoria degli Alpini come nel Teatro dove ha dovuto vincere anche diverse sue resistenze per stare sul palco e comunicare la forza dei valori e la loro necessaria costituzione.
Senza mai risparmiarsi, come in questi frangenti dove il corona virus vorrebbe metterci in catene e dove alcuni di noi riescono a contrapporsi a questa sfida con forze volte al bene e alla generosità.
Da lui mi è stata insegnata la grandezza di questa loro Associazione che non ostenta mai manie di grandezza o atteggiamenti di superiorità, tutti sempre in trincea ma umili nel Servizio svolto verso la persona fragile.
Credo che a lui come a tutto il suo gruppo degli Alpini vada riconosciuta la grande forza civile con cui si spendono per gli altri e per le persone bisognose. Un elogio particolare a loro va comunicato perché queste persone ci aiutano ancora a credere nella Bontà dell’Umanità e nel Valore della Comunità come bene collettivo da perseguire ; un esempio, il loro, da tutelare anche per imparare noi tutti ad essere più buoni e umili nelle nostre competenze di servizio al Bene comune e alla persona.
Questi meriti, oggi più che mai, devono essere riconosciuti perché sono un Bene Costituente.
Sonia Scarpante Presidente Associazione “ La cura di sé